Scuole chiuse e didattica aperta
di Pierfranco Ravotto, Direttore Bricks, Direttivo AICA Lombardia
p.ravotto@aicanet.it
Due ricordi di 15 anni fa o più. Entro in classe la mattina e Katia mi dice “Mi scusi Prof. non ho fatto l’esercizio. L’ho visto solo alle 11 di sera, era tardi”. Le ho detto di non preoccuparsi, era l’esercizio che alle 22.30 avevo preparato per la lezione di quella mattina: non era in ritardo, lo aveva solo visto in anticipo.
Un altro giorno Jessica mi dice “Prof. non possiamo andare avanti col lavoro perché gli appunti li ha Paolo che è assente. Posso mandargli un SMS perché me li giri in posta?”. Detto e fatto.
Piccoli aneddoti personali per dire che già all’inizio degli anni 2000 alcuni di noi sperimentavano con i propri studenti l’eLearning come integrazione tra attività in presenza e a distanza.
Molti singoli insegnanti, ma anche tante scuole, non si sono trovati impreparati di fronte all’esigenza di tenere aperta la didattica mentre si chiudevano gli edifici scolastici. Alcuni avevano a disposizione almeno un canale di comunicazione: un gruppo Whatsapp o Facebook, una mailing list. Alcuni condividevano tramite Google Drive, Office 365, DropBox, ecc.. Altri avevano un ambiente di eLearning: Moodle, Google classroom, Teams, WeSchool, Edmodo, ecc. Qualcuno aveva già sperimentato le videoconferenze o la registrazione di videolezioni. Altri erano abituati a preparare materiali didattici digitali.
E questo ad ogni livello di scuola: da quella dell’infanzia alle superiori. Sono le esperienze che dal 2011 tanti colleghi ci raccontano su Bricks: varie, differenziate, esperienze di didattica con la/nella tecnologia digitale.
Da tutte le regioni italiane
Qualche spot da un thread che ho aperto nel gruppo FB di Bricks nei primi giorni di chiusura offre l’immagine di una scuola viva, diffusa su tutto il territorio nazionale, pronta - grazie a esperienze pregresse - a continuare la didattica anche nel nuovo difficile contesto:
- Stella (Asti): Abbiamo Gsuite e Office 365 education già attivate da inizio anno. Martedì scorso conference call con Meet di Gsuite e linee guida per la didattica a distanza.
- Pietro (Ceccano, Frosinone): Il 5 marzo abbiamo avviato la formazione a distanza con questa circolare.
- Claudia (Genova): Per lo più usiamo condivisione materiali e videoconferenza via Teams … cercheremo di sviluppare l'aspetto valutativo.
- Valeria (Ghedi, Brescia): Sto ultimando l'attivazione di GSuite, nel frattempo avviamo attività a distanza con collegamenti tramite Jitsi e registro elettronico … ho già fatto due incontri online di supporto tecnico didattico con i colleghi e la prossima settimana attiverò un servizio giornaliero di supporto.
- Antonio (provincia di Verona): Una piccola scuola primaria nel veronese si è organizzata per fare didattica a distanza usando Wordpress e Youtube.
- Mariella, DS (Città della Pieve, Perugia): Noi usiamo GSuite, e le piattaforme messe a disposizione dal Registro elettronico Mastercom. in due giorni 50% già attivi. Sulle quinte classi tutti.
- Jole (Messina): Abbiamo organizzato la didattica a distanza con Moodle per la secondaria di I grado con l'utilizzo del plugin BigBluButton che consente le video lezioni. Per i piccolini della scuola primaria stiamo lavorando su ClassDojo.
- Paolo (Parma): Stiamo utilizzando il software classeviva già in uso per il normale registro scolastico .… Abbiamo attivato un’aula virtuale per ogni classe fisica … gli insegnanti della classe inseriscono materiale didattico e video, mentre gli studenti restituiscono il materiale richiesto. Ci sono anche funzioni di messaggistica e un forum per ogni classe.
- Federica (Voghera, Pavia): Aule su Classroom e attività varie con la suite di Google. Sistema di guide per docenti suddivise per attività, guide per studenti e genitori.
- Annamaria (Castellamare di Stabia, Napoli): Abbiamo attivo il registro Argo e da un veloce sondaggio i colleghi hanno scelto di usare come classe virtuale Edmodo. Ho organizzato la scuola virtuale (35 classi su tre sedi) e sto facendo formazione e supporto ai colleghi.
- Alessandra,DS (Ancona): Abbiamo cominciato a fare didattica a distanza dal giorno successivo alla chiusura. Avevamo tutta l'infrastruttura GSuite pronta e in uso da anni e l'80% dei docenti formati. … stiamo affrontando il problema della valutazione. Abbiamo adottato tre scuole del territorio e stiamo cercando di supportarle!
- Veneranda (Casalvelino, Salerno): con le app di Google stiamo cercando di continuare a stare vicino ai nostri alunni.
- Rosangela (Merate, Lecco): la maggior parte di noi lavora con classroom e meet. Grazie alla Google Suite implementata ben 8 anni fa.
- Gabriella (Alatri, Frosinone): Stiamo lavorando con le GSuite su due fronti: lezioni per gli studenti soprattutto con ausilio di Meet e formazione per i docenti.
- Andrea (Arma di Taggia, Imperia): Jitsi, Google Suite e, in particolare, le Classi 3.0, operative con i tablet dei ragazzi.
- Luisella (Pontedera, Pisa): Usiamo Google Classroom da anni, ed è tornato molto utile. Lo stiamo integrando con Google Meet e con la flipped classroom. Abbiamo anche Classeviva Spaggiari.
- Annalisa (Pisa): Ci siamo attivati da subito con condivisione di materiali, lezioni registrate e videolezioni con Meet di Gsuite che usiamo da anni con successo, a tutti i livelli , usiamo NeoLMS e Argo, io svolgo anche lezioni nei mondi virtuali come Edmondo.
- Monica (Cremona): Il nostro istituto si è organizzato con Microsoft 365edu. Formazione a distanza anche per la scuola dell’infanzia.
- Daniela (Dizzasco, Como): Usiamo Edmodo, se possibile in simultanea, alla primaria, e Weschool alla secondaria, più tool vari per la costruzione di contenuti (es. Learning Apps, ma anche Scratch ecc) e videoconferenze … formazione ai colleghi via Jitsi, predisposizione di un repository d'istituto, per classi e discipline … supporto individuale ai colleghi e attivazione di g-suite.
- Ivano (Cava dei Tirreni, Salerno): Ci siamo un po' divisi tra Moodle e Weschool ma tutti stiamo utilizzando Jitsi Meet per le videolezioni.
- Michela (Campobasso): Con i miei bambini della Primaria Scrittura creativa all’interno di una Google Classroom.
- Silvana (Lentini, Siracusa): G-Suite é stata valutata dalla dirigenza e dal team digitale come la più facile da usare per tutti i docenti e più brainfriendy.
L’elenco è lungo e prosegue.
Dall’emergenza a una progettazione consapevole
All’arrivo del coronavirus tanti docenti e tante scuole erano “pronti” - grazie anche al PNSD - a proseguire online la didattica. Molti di più sono i docenti e le scuole che non erano preparati e stanno faticosamente organizzandosi, ma hanno trovato aiuto dai primi, come emerge dalle poche frasi che ho riportato. Gli insegnanti che usavano da anni il digitale, gli animatori digitali e il team, i responsabili e i supervisori dei Test Center ICDL/ECDL oggi sono diventati un punto di riferimento per gli altri docenti e non hanno mai lavorato così tanto tra attività con i propri studenti, predisposizione degli ambienti online della scuola, supporto ai colleghi della propria e di altre scuole del territorio! Tanti DS hanno saputo essere una guida per i propri docenti e un riferimento sicuro per altre scuole.
E’ apprezzabile l’impegno di tanti docenti che non erano preparati all’uso del digitale, ma certo hanno bisogno di un grosso aiuto sia dal punto di vista tecnologico, sia da quello metodologico. Perché se una didattica centrata sul parlato del docente funziona male in aula, funziona ancora peggio in videoconferenza o in una video-lezione registrata.
Ecco un video in cui dò alcuni suggerimenti: “
Videolezioni al tempo del corona virus”.
Si tratta di conoscere strumenti che permettono l’interazione online per fare brainstorming, realizzare sondaggi, test, disegnare in modo collaborativo mappe mentali, lavorare su documenti condivisi, ecc. Si deve apprendere ad usare tecnicamente diversi strumenti e a comprenderne il potenziale in termini di efficacia didattica. Oggi bisogna farlo velocemente e metterlo subito in pratica.
Come «AICA Digital Academy» abbiamo lavorato alacremente per mettere a disposizione degli insegnanti un sito in cui proponiamo alcuni strumenti, videotutorial e indicazioni pedagogiche.
Lo trovate al link
www.aicanet.it/didatticainrete.
Usciremo da questa emergenza - #celafaremo - con una generale comprensione del ruolo del digitale nella didattica maturato attraverso un enorme bagaglio di esperienze. Si tratterà di valutarle e consolidarle affinché, quando le scuole riapriranno e si potrà tornare alla didattica in presenza, si possa integrarla stabilmente con la didattica in rete.
Per ora siamo in piena emergenza, ma non sogniamo di tornare a come eravamo.
Cominciamo piuttosto a progettare una didattica aperta a scuole ri-aperte: una didattica che usi una pluralità di ambienti e di strumenti, fisici e virtuali, per comunicare, condividere, collaborare, valorizzare le potenzialità degli studenti.