Il 18 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato i regolamenti attuativi del piano per la scuola del Ministro dell'Istruzione dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini. Si tratta di quattro provvedimenti che riguardano:
- la riorganizzazione della rete scolastica e dell'utilizzo delle risorse umane,
- la riorganizzazione della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione
- provvedimenti per licei e istituti tecnici.
Il contenuto dei provvedimenti è in parte già noto e riguarda fra gli altri:
- a partire dal 2011 i migliori insegnanti potranno usufruire di un premio di produttività fino a 7.000 euro annuali;
- l’abolizione del modulo a più maestri e introduzione del maestro unico di riferimento nella scuola primaria; aumento fino a 5 ore di inglese, su richiesta, nella scuola media, possibilità per gli stranieri di utilizzare le due ore della seconda lingua per l'italiano;
- per quanto riguarda la scuola superiore e' stato solo avviato l'esame della riforma che è previsto entri in vigore a partire dall'anno scolastico 2010/2011. Il Piano di Programmazione prevede un taglio degli indirizzi che passano da 204 a 11 negli istituti tecnici, e da 510 a 9 nei licei. Vengono istituiti, inoltre, due nuovi Licei, quello di scienze umane (ex magistrali) e quello musicale-coreutico (danza e musica).
Da un lato il Ministero sottolinea i lati più positivi dei provvedimenti:
"Per la prima volta in Italia dopo la Riforma Gentile del 1923, si mette mano alla scuola con una riforma organica di tutti i cicli (elementari, medie, superiori). .......
La riforma porta a sistema le migliori sperimentazioni attuate negli anni e lo fa in una visione di insieme e non con interventi su parti singole scollegate dal resto, come spesso accaduto in passato.
I principi che ispirano la riforma sono: più chiarezza e opportunità per le famiglie, più efficienza, semplificazione e snellimento dell’organizzazione e delle procedure, valorizzazione del ruolo dei docenti.... " [fonte: sito MPI ]
Dall'altro alcune componenti sindacali, sostengono che: "gli interventi sulla scuola prevedono tagli che intervengono su tutti i segmenti del sistema formativo, riducendo drasticamente gli organici, mentre nella scuola primaria spazzano via tutte le esperienze positive realizzate in tanti anni”, il cui valore di eccellenza è stato riconosciuto da “recenti ed autorevoli indagini internazionali” [fonte: sito flcgil].
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